lunedì 6 agosto 2007

L'Agip a livello nazionale cala i prezzi,ad Ischia aumentano


L'AGIP CALA I PREZZI DELLA VERDE DI DUE CENTESIMI E IL GASOLIO DI UN CENTESIMO A LITRO A LIVELLO NAZIONALE MENTRE AD ISCHIA SONO SEMPRE IN LEGGERA CONTOTENDENZA . INFATTI IERI C'E' STATO L'ENNESIMO AUMENTO .Le polemiche all'indomani della convocazione al ministero dello Sviluppo
Economico dei petrolieri. De Vita: "Non c'è nessuna speculazione"
Benzina, Bersani: "Vogliamo capire"
E l'Agip taglia due centesimi al litro
Per l'Unione Petrolifera si tratta del normale andamento del mercato, e presto ci sarà un'inversione
Capezzone e Telefono blu puntano il dito contro le accise. Grandi: "Sono le più basse in Europa"
Benzina, Bersani: "Vogliamo capire"
E l'Agip taglia due centesimi al litro


ROMA - Le associazioni dei consumatori parlano di "speculazioni insopportabili", il presidente della commissione Attività Produttive della Camera Daniele Capezzone e l'associazione Telefono Blu puntano il dito contro le accise, sostenendo che la questione fiscale sulla benzina è "una vera e propria emergenza", il presidente dell'Unione Petrolifera Pasquale De Vita si difende sostenendo che "Non c'è nessun cartello e nessuna speculazione". E il ministro dello Sviluppo Economico, Pierluigi Bersani, cerca di minimizzare le polemiche e anche la portata della convocazione dei petrolieri, che il 10 agosto al ministero dovranno spiegare le ragioni della forbice tra i prezzi medi italiani e quelli europei della benzina, forbice che tende ad allargarsi ogni giorno di più, e assicura: "Non abbiamo strumenti per intervenire sui prezzi: l'Antitrust può intervenire qualora verificasse degli elementi collusivi. Questo non tocca a noi".

Ma, aggiunge il ministro, "abbiamo il dovere di mettere il riflettore su fenomeni che possono significare un qualche allarme per i consumatori. Vogliamo capire perché la forbice dei prezzi tra l'Italia e il resto d'Europa si sta allargando nel momento in cui tutti usano la macchina per andare in vacanza". "Stiamo anche facendo la nostra parte con un processo di riforma che è in Parlamento in questo momento - spiega ancora il ministro in un'intervista al Gr1 - e che sarà votato al Senato, spero alla ripresa".

L'allarme lanciato ieri sull'allargamento della 'forbice' (la differenza media arriva a cinque centesimi al litro, secondo le ultime rilevazioni, due settimane fa sfiorava appena i 4, secondo uno studio di Nomisma) ha però già avuto un effetto positivo per le tasche degli utenti: l'Eni ha annunciato che da domani il prezzo della benzina calerà di 2 centesimi al litro in tutta la rete dei distributori Agip.

Annuncio che il consigliere economico di Bersani Umberto Carpi accoglie come "un primo segnale positivo", augurandosi che questo "sia un primo segno
che inviti tutti a politiche più accorte". "Continueremo il nostro attento controllo e confermiamo l'incontro fissato per il 10 agosto", conclude.

Secondo De Vita però non c'è bisogno di alcun intervento da parte dei petrolieri, e la fase attuale rispecchia gli andamenti del mercato: "Bisogna tenere conto che la differenza strutturale già esiste ed è una differenza sulla quale è difficile operare ed è di 3 centesimi/3cents e mezzo. In un mercato molto variegato e molto nervoso come quello attuale è difficile mantenere questa media. Una volta si va un po' più su e una volta un po' più giù". "Credo che fra poco torneremo alla media e quindi le cose torneranno alla normalità", conclude.

Le cose stanno diversamente per le associazioni dei consumatori, che parlano di speculazioni insopportabili e accusano anche Bersani che, dice l'Adoc, si limita a fare "a mossa". Ogni centesimo in più del prezzo, accusano Adusbef e Federconsumatori, "si traduce in un ricavo di circa 19 milioni di Euro per i petrolieri. Solo in queste ultime settimane la variazione in più di circa 5 centesimi del prezzo della benzina ha causato perdite per i cittadini di 2,5 Euro ogni pieno, pari a 60 Euro annui e guadagni per chi vende la benzina di 95 milioni di Euro/mese". Mentre Telefono Blu insiste perché "il governo si prenda le proprie responsabilità , togliendo l'accisa sugli aumenti per tutto il mese".

Ma l'accisa sulla benzina, obietta il sottosegretario all'Economia Alfiero Grandi, è pienamente nei parametri Ue, a differenza di quello che si dice di solito: "Da noi i carburanti alla pompa costano di più che in Francia e Germania ma il prelievo fiscale inteso come accise è il più basso. Questo perché si ripercuote sul prezzo finale, l'aumento dei prezzi all'ingrosso che sono più cari rispetto alla media Ue".

La pensa diversamente Capezzone, che sostiene che "su 10 euro di benzina, quasi 7 sono di tasse e imposizione fiscale di vario tipo. Sta qui l'anomalia italiana, di un ruolo devastante della pressione tributaria, e spiace di dover essere pressoché soli a ricordarlo...".

(5 agosto 2007)ivello nazionale cala i prezzi della verde di due centesimi e il gasolio di un centesimo a litro ad Ischia in leggera controtendenza si aumentano i prezzi .

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