domenica 30 agosto 2009

LA COSTITUZIONE ITALIANA GARANTISCE LA SALUTE PUBBLICA MA A NAPOLI UNA DONNA CONVIVE TRA I TOPI

Napoli 24 agosto 2009, via Marina. È dal 2007 che questa donna di origine africana vive, tra i ruderi del vecchio ingresso della città, insieme ad una colonia di topi. Stelletella, questo il sopranome datogli dai compagni di strada, probabilmente soffre di un disagio psichico . Rifiuta ogni tipo di aiuto e di contatto. I volontari della chiesa del Carmine gli procurano cibo e vestiario. Secondo un nostro sondaggio le persone disagiate, italiani e stranieri, che sopravvivono in strada a Napoli sono circa 2000 - Associazione No Comment www.associazionenocomment.it IL NOSTRO COMMENTO : LA COSTITUZIONE ITALIANA GARANTISCE LA SALUTE PUBBLICA E IL MASSIMO ORGANO SANITARIO DEL COMUNE E' IL SINDACO,PROBABILMENTE LA IERVOLINO,SINDACO DEL COMUNE DI NAPOLI SE NON E' IN GRADO DI RESTITUIRE DIGNITA' ALLA DONNA DEL VIDEO,TUTELANDO IL DIRITTO ALLA SALUTE,DEVE FARE SOLO UNA COSA : ANDARSENE A CASA !!! IL NOSTRO APPELLO : CHIEDIAMO A DOMENICO SAVIO SEGRETARIO GENERALE DEL PCIML ALLE CARICHE ISTITUZIONALI DELLO STATO DI FARE TUTTO IL POSSIBILE PER RESTITUIRE DIGNITA' ALLA DONNA DEL VIDEO .

mercoledì 19 agosto 2009

CAPRI DUE ARRESTI,SCARICAVANO LIQUAMI NELLA GROTTA AZZURRA



CAPRI (18 agosto) - Liquami nella grotta azzurra, sversati dalle rocce soprastanti attraverso un tubo di gomma. Un attacco all'ambiente inaudito, uno scempio a una delle bellezze naturali più note al mondo.

In due sono stati arrestati in flagranza di reato, ad Anacapri, nel corso di un servizio predisposto per la tutela dell’ambiente e della salute pubblica, dai carabinieri della locale stazione per il reato di «deturpamento di bellezze naturali ed illecito smaltimento di rifiuti fognari in zona sottoposta a vincolo ambientale e paesaggistico».

I due sono Salvatore Guerriero, 28enne, e Salvatore Criscuolo, entrambi di Castellammare di Stabia.
Sono dipendenti di una ditta di espurgo pozzi neri di Castellammare, sono stati sorpresi in località Grotta Azzurra mentre sversavano direttamente a mare, in prossimità dell’ingresso della citata insenatura naturale, attraverso un tubo di gomma posto sulla scogliera i liquami contenuti in una autobotte prelevati dai pozzi neri di alcune strutture ricettive e di abitazioni del luogo (poiché non munite di collegamento diretto alla rete fognaria dell’isola).
L’autobotte, della capacità di 5000 litri, è stata sottoposta a sequestro preventivo.

Entrambi gli arrestati sono stati portati al Tribunale di Napoli per essere sottoposti a giudizio direttissimo. Qui è stato convalidato l’arresto dei due stabiesi che sono stati sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari presso le loro abitazioni in attesa del processo rinviato al 25 agosto.

Le indagini dei carabinieri della stazione di Anacapri puntano a eventuali complicità. I militari indendono capire se l'episodio della scorsa notte non sia isolato ma nasconda in realtà un sistema collaudato di scarichi non autorizzati.

I due operai, che si trovano agli arresti domiciliari, dovranno chiarire alcuni lati oscuri della vicenda. Gli espurghi vengono fatti su prenotazione ed il costo del servizio si aggira intorno ai 1600 euro a carico. L'autobotte adibita al prelevamento e trasporto in terraferma ha una capacità di 5000 litri e nel corso dell'operazione della scorsa notte era stata totalmente svuotata.

Secondo la procedura, che prevede una serie di controlli, l'autobotte deve tornare dall'isola carica, il che fa pensare che fossero in programma ulteriori prelievi di liquami prima di ripartire verso la terra ferma dove ci sono le discariche autorizzate. Ecco perché appare impensabile ipotizzare che potesse ripartire vuota e assai probabile invece che vi fossero altri espurghi in programma da effettuare l'indomani.

Di qui il dubbio degli inquirenti che non si tratti di un episodio isolato, ma che possano esserci dei precedenti. Tra la popolazione, intanto, ci si interroga sulla balneabilità della zona. LE REAZIONI DI LEGA AMBIENTE :
NAPOLI (18 agosto) - Un atto criminale inaudito. Così il presidente di Legambiente Campania, Michele Buonomo, definisce l'episodio di illegalità ambientale scoperto la scorsa notte a Capri.

«Abbiamo proprio toccato il fondo - dice in una nota il presidente di Legambienta Campania - Questo è un atto criminale, preoccupante ed inaudito. In Campania ormai l'illegalità ambientale ed il rispetto del territorio è all'anno zero. Non si fermano davanti neanche ad una bellezza come la Grotta Azzurra invidiataci in tutto il mondo».

«Pensare di ridurre ad un fogna la Grotta Azzurra - conclude Buonomo - è opera solo di ignoranza, inciviltà e barbarie. Ormai la lista degli episodi di inquinamento sta diventando sempre più lunga e non risparmia nulla, mettendo sempre più a rischio il territorio, l'ambiente e la salute dei cittadini e turisti. Ora è necessario intervenire immediatamente per tutelare e preservare la Grotta simbolo del nostro Belpaese in tutto il mondo».

sabato 15 agosto 2009

IN SPIAGGIA CON IL CANE


Cartelli di divieto di balneazione spuntano come funghi. Ma uno su due è illegale



Brutta stagione l'estate, almeno per i cani. Quando non vengono abbandonati sull'orlo delle strade devono rimanere in pensione o, nella migliore delle ipotesi, starsene rinchiusi in abergo. Ammesso che l'hotel faccia parte di quella categoria che accetta i cani. Ma la persecuzione estiva non ha limiti per i quadrupedi perché anche le spiagge sono spesso off limits per gli amici a quattro zampe. Ed ecco gli amici inseparabili, quello a quattro zampe e quello a due, costretti a girovagare per le spiagge alla ricerca di un posto al sole. E invece no. Anche per le spiagge spuntano come funghi i cartelli di divieto di balneazione per gli animali. Ma non sempre, fa sapere l'Aidaa (Associazione italiana per la difesa di animali e ambiente), sono in regola.

Almeno la metà, fa sapere il presidente dell'organizzazione, Lorenzo Croce, dei divieti che spuntano nei mesi estivi, seppur messi dalle amministrazioni dei comuni rivieraschi sono illegali. E non si tratta di un problema da poco. Basti sapere che sono due milioni le famiglie italiane disposte ad andare in vacanza con il proprio cane o gatto. Purtroppo sono ancora poche le strutture alberghiere, agrituristiche e i camping che accettano senza riserve la presenza di famiglie con animali domestici. E ancora meno le spiagge attrezzate per questo tipo particolare di ospiti.

Ecco dunque la buona notizia per i vacanzieri con il cane al seguito. Per poter vietare l'accesso della mascotte alla spiaggia occorre un'ordinanza del comune che preveda il divieto motivato, l'orario di tale divieto e la firma del sindaco, dell'assessore delegato o del comandante dei vigili urbani. Inoltre il documento deve essere pubblicato sugli albi pretori dei singoli comuni. Insomma la burocrazia questa volta viene in aiuto al cittadino che non ama separarsi dal suo fedele amico. Ma non è tutto: i cartelli di divieto devono recare sul retro il numero dell'ordinanza comunale di riferimento e la data di scadenza. In caso contrario il divieto è da considerarsi nullo.

"Pertanto invitiamo tutte le famiglie - conclude il presidente Aidaa Lorenzo Croce - ed i proprietari di cani che decidono di portare Fido in spiaggia a verificare che esistano realmente le ordinanze e che i cartelli di divieto contengano le informazioni regolamentari. Altrimenti qualunque richiesta di allontanarsi dalla spiaggia con il proprio cane fatta anche dai vigili è illegale e ogni eventuale multa impugnabile davanti al giudice di pace e quindi contestabile senza essere preventivamente pagata.

venerdì 14 agosto 2009

ISCHIA RAPINA IN BANCA LA NUOVA TRADIZIONE ESTIVA

ISCHIA (13 agosto) - Una rapina alla filiale del Banco Di Napoli di Panza frazione del Comune di Forio d'Ischia è stata messa a segno oggi da due banditi. I due, entrambi a volto scoperto sono entrati nella filiale armati di un taglierino ed hanno intimato ai dipendenti di sborsare il denaro disponibile. Cospicuo il bottino: 150.000 euro circa. Posti di blocco sono stati disposti dai carabinieri che sono intervenuti sul luogo e stanno facendo indagini sulla rapina, coordinati dal capitano Andrea Zapparoli.

Il 27 luglio scorso c'era stata una prima rapina a danno di una filiale del Banco di Napoli di Lacco Ameno, in quella circostanza il bottino fu di appena 2000 euro

giovedì 6 agosto 2009

LE ACQUE TERMALI DI ISCHIA

Le acque termali dell'Isola d'Ischia sono ben conosciute ed utilizzate fin dall'antichità. Già i primi coloni Euboici (VIII secolo a.C.), come dimostrano i numerosi reperti archeologici rinvenuti nel sito di Pithecusa e conservati presso il Museo Archeologico di Villa Arbusto a Lacco Ameno, apprezzavano ed usavano le acque delle sorgenti termali dell'Isola. I Greci infatti utilizzavano le acque termali per ritemprare lo spirito ed il corpo e come rimedio per la guarigione dei postumi di ferite di guerra (in epoca pre-antibiotica!) attribuendo alle acque ed ai vapori che sgorgavano dalla terra poteri soprannaturali; non a caso presso ogni località termale sorgevano templi dedicati a divinità come quello di Apollo a Delfi. Strabone, storico e geografo greco, cita nella sua monumentale opera geografica l'Isola d'Ischia e le virtù delle sue sorgenti termali (Geograph. Lib. V). Se i Greci furono i primi popoli a conoscere i poteri delle acque termali, i Romani le esaltarono come strumento di cura e relax attraverso la realizzazione di Thermae pubbliche ed utilizzarono sicuramente e proficuamente le numerose sorgenti dell'Isola (come dimostrano le tavolette votive rinvenute presso la Sorgente di Nitrodi a Barano d'Ischia, dove sorgeva un tempietto dedicato ad Apollo ed alle Ninfe Nitrodie, custodi delle acque) anche senza fastosi insediamenti; nell'Isola infatti non sono state rinvenute, come invece a Roma ed in altri centri termali dell'antichità, imponenti vestigia di edifici termali probabilmente per le eruzioni vulcaniche ed i terremoti che frequentemente ne hanno violentemente scosso le balze. Il declino della potenza di Roma coincise con l'abbandono dell'uso dei balnea anche ad Ischia: non ci sono infatti tracce dell'uso delle acque nel Medioevo.Di terme e termalismo si riprende attivamente a parlare nel Rinascimento ed un impulso decisivo alla moderna medicina termale venne dato da Giulio Iasolino, un medico calabrese, docente presso l'Università di Napoli, che verso la fine del 1500, affascinato dal clima e dai fenomeni di vulcanismo secondario (fumarole ed acque termali), intuendo le potenzialità terapeutiche del mezzo termale, effettuò un meticoloso censimento delle sorgenti dell'Isola (per la prima volta appare la ricchezza idrogeologica del territorio isolano), ne individuò la composizione delle acque e compì dettagliate osservazione circa gli effetti delle stesse su numerose patologie che affliggevano i suoi contemporanei (nel descrivere la Sorgente del Castiglione, una delle più famose dell'epoca, Iasolino esprime tutto il suo entusiasmo per le acque termali: "Noi ogni dì vediamo operazioni e virtù di quest'acqua così meravigliose e stupende che veramente bisogna credere essere data dal cielo per la salute degli uomini"). Con la pubblicazione del trattato "De Rimedi Naturali che sono nell'Isola di Pithecusa; hoggi detta Ischia" Iasolino liberò le acque termali di Ischia da quell'alone magico che fino ad allora ne aveva condizionato l'utilizzo. Dopo le esperienze di Iasolino, agli inizi del '600, considerando che molte guarigioni si ottenevano con l'uso dei bagni termali e che le cure ad Ischia, abbastanza costose, potevano permettersele solo nobili e ricchi borghesi, un gruppo di nobili filantropi napoletani fece edificare nel comune di Casamicciola il "Pio Monte della Misericordia", "stabilimento termale (per l'epoca) più grande d'Europa", per permettere anche a chi non aveva adeguate possibilità economiche di godere delle qualità terapeutiche delle locali acque termali. Dal '600 alla metà del '900 vennero costruiti in prossimità delle più rinomate sorgenti termali numerosi stabilimenti e strutture ricettive che fecero dell'Isola d'Ischia una rinomata stazione internazionale di cura e soggiorno dove vennero a curare le malattie del corpo, e non solo, personaggi celebri come Giuseppe Garibaldi, dopo la battaglia di Aspromonte, Camillo Benso conte di Cavour, Arturo Toscanini. Dagli anni Sessanta, grazie ad Angelo Rizzoli, l'Isola d'Ischia e le sue acque si aprono ai grandi flussi turistici ed una intensa attività scientifica.

Classificazione delle acque di Ischia [modifica]

In base alle ricerche e agli studi condotti da Iasolino, è oggi possibile classificare le acque termali presenti ad Ischia secondo questo schema:

Comune Tipologia
Barano Acque salso-solfato-alcaline ipertermali
Casamicciola Acque radioattive, ipertermali, salso-bicarbonato-solfato-alcaline, ipertermali
Forio Acque Salso-solfato-alcalino-radioattive ipertermali
Ischia Acque Salsobromoiodiche-radioattive, ipertermali
Lacco Ameno Acque Salso-solfato-alcalino-terroso-radioattive, ipertermali
Serrara Fontana (S. Angelo) Acque Salsobromoiodiche, radioattive, ipertermali a 70 e 100 gradi

domenica 2 agosto 2009

sabato 1 agosto 2009

BUON COMPLEANNO CAROLA !!!

Auguri di Buon Complanno a Carola di Tolfa per i suoi 35 anni