mercoledì 19 agosto 2009

CAPRI DUE ARRESTI,SCARICAVANO LIQUAMI NELLA GROTTA AZZURRA



CAPRI (18 agosto) - Liquami nella grotta azzurra, sversati dalle rocce soprastanti attraverso un tubo di gomma. Un attacco all'ambiente inaudito, uno scempio a una delle bellezze naturali più note al mondo.

In due sono stati arrestati in flagranza di reato, ad Anacapri, nel corso di un servizio predisposto per la tutela dell’ambiente e della salute pubblica, dai carabinieri della locale stazione per il reato di «deturpamento di bellezze naturali ed illecito smaltimento di rifiuti fognari in zona sottoposta a vincolo ambientale e paesaggistico».

I due sono Salvatore Guerriero, 28enne, e Salvatore Criscuolo, entrambi di Castellammare di Stabia.
Sono dipendenti di una ditta di espurgo pozzi neri di Castellammare, sono stati sorpresi in località Grotta Azzurra mentre sversavano direttamente a mare, in prossimità dell’ingresso della citata insenatura naturale, attraverso un tubo di gomma posto sulla scogliera i liquami contenuti in una autobotte prelevati dai pozzi neri di alcune strutture ricettive e di abitazioni del luogo (poiché non munite di collegamento diretto alla rete fognaria dell’isola).
L’autobotte, della capacità di 5000 litri, è stata sottoposta a sequestro preventivo.

Entrambi gli arrestati sono stati portati al Tribunale di Napoli per essere sottoposti a giudizio direttissimo. Qui è stato convalidato l’arresto dei due stabiesi che sono stati sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari presso le loro abitazioni in attesa del processo rinviato al 25 agosto.

Le indagini dei carabinieri della stazione di Anacapri puntano a eventuali complicità. I militari indendono capire se l'episodio della scorsa notte non sia isolato ma nasconda in realtà un sistema collaudato di scarichi non autorizzati.

I due operai, che si trovano agli arresti domiciliari, dovranno chiarire alcuni lati oscuri della vicenda. Gli espurghi vengono fatti su prenotazione ed il costo del servizio si aggira intorno ai 1600 euro a carico. L'autobotte adibita al prelevamento e trasporto in terraferma ha una capacità di 5000 litri e nel corso dell'operazione della scorsa notte era stata totalmente svuotata.

Secondo la procedura, che prevede una serie di controlli, l'autobotte deve tornare dall'isola carica, il che fa pensare che fossero in programma ulteriori prelievi di liquami prima di ripartire verso la terra ferma dove ci sono le discariche autorizzate. Ecco perché appare impensabile ipotizzare che potesse ripartire vuota e assai probabile invece che vi fossero altri espurghi in programma da effettuare l'indomani.

Di qui il dubbio degli inquirenti che non si tratti di un episodio isolato, ma che possano esserci dei precedenti. Tra la popolazione, intanto, ci si interroga sulla balneabilità della zona. LE REAZIONI DI LEGA AMBIENTE :
NAPOLI (18 agosto) - Un atto criminale inaudito. Così il presidente di Legambiente Campania, Michele Buonomo, definisce l'episodio di illegalità ambientale scoperto la scorsa notte a Capri.

«Abbiamo proprio toccato il fondo - dice in una nota il presidente di Legambienta Campania - Questo è un atto criminale, preoccupante ed inaudito. In Campania ormai l'illegalità ambientale ed il rispetto del territorio è all'anno zero. Non si fermano davanti neanche ad una bellezza come la Grotta Azzurra invidiataci in tutto il mondo».

«Pensare di ridurre ad un fogna la Grotta Azzurra - conclude Buonomo - è opera solo di ignoranza, inciviltà e barbarie. Ormai la lista degli episodi di inquinamento sta diventando sempre più lunga e non risparmia nulla, mettendo sempre più a rischio il territorio, l'ambiente e la salute dei cittadini e turisti. Ora è necessario intervenire immediatamente per tutelare e preservare la Grotta simbolo del nostro Belpaese in tutto il mondo».

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