domenica 29 giugno 2008

MANCA UN FERRO CHIRURGICO: RAGAZZO RISCHIA DI MORIRE E ISCHIA RIFINISCE NELLE CRONACHE NAZIONALI

ISCHIA (NAPOLI) - In ospedale manca uno strumento per fermare l'emorragia e un ragazzo di 20 anni rischia la vita. Ad Ischia, Giovanni Rosario Calise, ricoverato dalla notte di venerdì nella sala di rianimazione dell'ospedale Rizzoli di Lacco Ameno in seguito ad un incidente stradale accaduto a Forio d'Ischia, non può essere operato né trasportato in un ospedale di Napoli. Stamattina le sue condizioni sono leggermente peggiorate: Calise è in rianimazione già da ieri per aver subito nell'incidente una contusione polmonare, fratture al femore ed alla gamba sinistra, trauma facciale e frattura del setto nasale.

"Lo strumento per l'osteosintesi in ospedale non c'é, ma la cosa più preoccupante sono i fattori alterati della coagulazione che in questo momento non permetterebbero in ogni caso un intervento". Lo afferma il dottor Giovanni Trani, responsabile del reparto di rianimazione dell'ospedale Rizzoli di Lacco Ameno (Ischia), confermando le gravi condizioni del ragazzo e la mancanza del "chiodo gamma" necessario per l'osteosintesi della frattura.

Lo strumento chirurgico è un chiodo che permetterebbe di stabilizzare la gamba e fermare la perdita di sangue, che ha comportato finora la trasfusione di 4 sacche di plasma, come trapelato da fonti sanitarie del Rizzoli. Il chiodo, spiega Trani, è stato richiesto ieri dall'ortopedico dell'ospedale ai fornitori abituali e dovrebbe arrivare domani. Il giovane - del peso complessivo di circa 100 kg - è attualmente in coma farmacologico e da poco è stato sottoposto ad una tac che ha confermato - come dichiarato dal dottor Perillo, del Rizzoli - una lieve perdita di sangue anche nei polmoni. "Il paziente è politraumatizzato e infatti quello che ci preoccupa maggiormente - ha proseguito invece il dottor Trani - è la contusione toracica ed i fattori alterati della coagulazione che per la perdita di sangue non permettono, attualmente, un controllo coagulatorio efficace, tant'é che stiamo praticando già da ieri trasfusioni di plasma umano".

"Il paziente - ha affermato il sanitario - perde sangue dalla frattura alla gamba. Prima dobbiamo equilibrare i fattori della coagulazione e dopo si parlerà di procedere all'intervento per stabilizzare la gamba". "Nessuno metterebbe ora le mani addosso ad un paziente del genere se prima non vengono ripristinati i valori della coagulazione, ha concluso Trani.

Secondo l'ultimo bollettino medico il giovane presenta un'instabilità emodinamica ed una contusione cardiaca. Ciò che però preoccupa i sanitari è la frattura alla gamba da cui è scaturita una continua perdita di sangue che ha prodotto una caduta del valore di dieci punti di emoglobina nell'arco di 24 ore: per fermarla Calise dovrebbe essere operato al più presto ma al Rizzoli manca la strumentazione per l'osteosintesi della frattura. Il ragazzo non è trasportabile a Napoli: l'ospedale fa sapere che la strumentazione occorrente per stabilizzare la gamba: sarà ordinato e martedì giungerà sull'isola. Intanto, i sanitari della rianimazione stanno profondendo tutti i mezzi e gli sforzi necessari per salvare il ragazzo. ( FONTE ANSA 2008-06-29 16:42 - NOTIZIA TRASMESSA NELL'EDIZIONE SERALE DI STUDIO APERTO )

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