mercoledì 5 settembre 2007

BAGNI PUBBLICI DEL COMUNE D'ISCHIA SPORCHI E NESSUNA RICEVUTA FISCALE

Su segnalazione di una turista la quale è stata costretta a pagare 60 centesimi per lavare una piccola ferita del suo bambino,di soli 5 anni .Pithecusa ha deciso di vederci chiaro e con un cellulare con tanto di telecamera ha ripreso delle scene da favela . Innanzitutto non esistono le più elementari norme igieniche ,di sicurezza e la struttura non è attrezzata per i diversamente abili .Carte,giornali dappertutto,bottiglie di birra . I bagni non sono divisi per sesso ,all'interno il pavimento è zozzo,le fughe delle piastrelle e del pavimento tra il marrone e il nero , non esistono copriwater ,neanche quelli usa e getta .Il water è sporco ,il fondo è marrone .Si tocca tutto con le mani,nessun comando elettrico o pneumatico ,tutto nella penombra,manca la lampadina,niente plafoniera e come la legge prescrive i cavi elettrici sembrerebbero scoperti ,del resto questo bagno sicuramente è a norma .La puzza è acre,insopportabile,infatti,non ci sono ne finestre ne aereatori . Appena una signora esce dalla toilette si trova davanti a se due urinatoi zozzi ,il lavandino è proprio a fianco . Il servizio costa 60 centesimi ,non abbiamo notato nessun prezzario . Il custode ci ha negato anche la ricevuta fiscale . Inoltre abbiamo notato una serie di ombrelli pieghevoli ancora confezionati e dei souvenir appesi a due catene arrugginite ,proprio all'ingresso . Vorremmo sapere ma da quanto tempo l'Asl non effettua un controllo ? Il bagno è gestito dal comune o da quel signore ? Perchè non è esposto un prezzario con tanto di ragione sociale ? Perchè ci è stata negata la ricevuta fiscale ? Dove finiscono quei soldi ? E dove finiscono gli scarichi ? Visto che niente sembrerebbe a norma in quei locali e il porto è solo a pochi metri .









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